#recovery #green #metal, intervista a Angela Serpe

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#recovery #green #metal, intervista a Angela Serpe, ricercatrice scientifica dell’Università di Cagliari e promotrice del progetto.

 

#recovery #green #metal è uno dei progetti che partecipa al crowdfundig sociale lanciato da TIM con la campagna WithYouWeDo.

Com’è noto a tutti quelli che conoscono Greenpink ci siamo sempre interessati agli aspetti legati al crowdfunding sociale, e non è certo un caso se abbiamo dato vita al progetto Compra il Mondo in Cui credi.

Continuiamo dunque le di interviste ad alcuni dei progetti più interessanti tra quelli all’interno del progetto WithYouWeDo che coinvolgono il mondo del sociale e quello dell’ecosostenibilità.

Oggi vi presentiamo appunto #recovery #green #metal insieme ad Angela Serpe, ricercatrice dell’Università di Cagliari e promotrice del progetto.

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L’intervista

Da cosa nasce l’idea per un progetto come social #recovery #green #metal?

Grazie alle competenze sulla chimica dei metalli maturate in anni di ricerche presso l’Università di Cagliari, si è pensato di dare un contributo innovativo nel proporre metodi sostenibili per il recupero di metalli ad elevato valore aggiunto (metalli nobili) da schede ed altri rifiuti elettronici.

La sperimentazione su scala di laboratorio è stata più che soddisfacente ed ora è necessario affrontare un graduale scale-up del processo che fornisca gli elementi utili alla progettazione su scala industriale.

 Che implicazioni potrebbe avere in termini di benefici per l’ambiente il vostro progetto?

I benefici per l’ambiente sono principalmente di due tipi:

  • attraverso il riciclo dei metalli si limita la produzione di rifiuti da smaltire e si salvaguardano le risorse naturali in via di esaurimento;
  • il metodo di recupero proposto persegue la massima sostenibilità ambientale sfruttando solo reagenti non pericolosi e riciclabili e condizioni operative blande, a fronte dei metodi in uso che spesso utilizzano reagenti tossici o condizioni operative “energivore”.

Quali sono i metalli preziosi che normalmente si perdono all’interno dei prodotti che vengono buttati via?

I metalli preziosi più frequenti nei rifiuti elettronici sono l’oro, l’argento, il rame e il palladio. A causa del progressivo impoverimento delle riserve naturali sono tuttavia considerati “critici” anche metalli come le cosiddette “terre rare”, il tantalio, il cobalto e tanti altri.

Qual è l’obiettivo principale del vostro progetto?

Il progetto RGM ha l’obiettivo di realizzare un piccolo impianto pilota che permetta di dimostrare l’efficacia e l’efficienza, su scala semi industriale, dei metodi di recupero dei metalli preziosi messi a punto su scala di laboratorio, affinché da una fase di sperimentazione si passi ad una fase di sviluppo industriale.

Grazie mille e in bocca al lupo!

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