Donne Greenpink: Roberta Bartocci

Roberta Bartocci, romana, biologa nutrizionista e vegcoach con il pallino del rispetto per l’ambiente e per la salute. Nella sua attività professionale si è occupata di nutrizione vegetariana e vegana, di impatto ambientale degli allevamenti intensivi e dei relativi consumi di prodotti animali. Appassionata di cucina vegetariana e vegana, cucina e organizza catering vegan (per il suo matrimonio, che è stato celebrato lo scorso 20 ottobre, ha festeggiato con un banchetto 100% vegan). Moglie e mamma, ha pubblicato di recente “Roma per vegani”, una recensione dei luoghi di Roma dove è possibile mangiare vegan e come orientarsi nella ristorazione convenzionale. 

 

Ciao Roberta e benvenuta su Greenpink!
Grazie 🙂
Professionalmente nasci come biologa nutrizionista, come nasce l’idea di diventare vegcoach? 
Nasce dall’aver colto l’esigenza avvertita direttamente e indirettamente di tante persone alle prese con l’alimentazione green (vegetariana e vegana) in un contesto alimentare onnivoro e obesogeno. Molte di queste persone sono disorientate su cosa, come e quanto mangiare; vogliono essere sicure di introdurre tutti i nutrienti senza consumare cibi di origine animale ma non sanno bene come fare o commettono degli errori.
E in cosa consiste?
Principalmente le persone si rivolgono a me per l’elaborazione di piani alimentari, ma anche di ricette sane da realizzare tutti i giorni; di quali prodotti sia meglio acquistare e in quale modo prepararli. Oggi i prodotti per vegetariani sono molti rispetto ad anni fa e nonostante la recessione economica il mercato del green food non fa che crescere. I prodotti non hanno però stessa qualità e gusto: tofu, seitan, latte di soia possono essere molto variabili da produttore e produttore. In tanti anni di alimentazione vegetale li ho provati praticamente tutti e sono in grado di consigliare chi si rivolge a me in base alle sue esigenze.  
Come si riesce ad equilibrare l’alimentazione vegana nello sviluppo e nella crescita dei bambini? 
 Molto bene! L’importante è (e questo vale anche per gli adulti) declinare l’alimentazione vegan in positivo: cioè ricca di proteine vegetali, fibre, grassi buoni, antiossidanti, anzichè pensarla come ad un regime privativo: senza quello e senza quell’altro. I bambini vegetariani e vegani che seguono un’alimentazione ben pianificata crescono come i loro coetanei onnivori ma si ammalano meno. Questo è quanto dice la letteratura scientifica e quanto sperimento ogni giorno con mio figlio.  
Sei vegetariana da ben 16 anni e vegana da 15 circa, com’è maturata la tua scelta?
All’improvviso, un secondo dopo aver messo in bocca uno squisito involtino di carne e parmigiano: si è piazzato davanti a me il volto della vacca che chissà cosa aveva sofferto per permettermi di mangiare quel pasto. Da quel momento il piacere di non fare del male a mucche, polli, maiali, pesci & co è diventato più importante. Adesso oltre al piacere del palato mi godo anche quello della solidarietà. Poi gli studi universitari e post universitari hanno sostenuto la mia scelta da un punto di vista scientifico.
Tu sei anche mamma, tuo figlio segue la tua stessa dieta?
Vegetariano a scuola e vegan in casa. Un compromesso inevitabile perché le scuole di Roma, pur prevedendo nel Comune la possibilità di scelta di menu vegetariano da 15 anni, non sono pronte a quella vegana. 
Inoltre gestisci il blog Vegcoach: ce ne parli?
Il blog e Vegcoach inteso come sito web e marchio registrato sono nati insieme, su una mia idea. Scrivo periodicamente su argomenti legati alla nutrizione e alimentazione vegetariana e vegana, con l’intento di sostenere quanti praticano giorno per giorno questa scelta.
Ci racconti una tua giornata tipo?
Normalissima direi: dopo aver portato mio figlio all’asilo, faccio spesa e commissioni in bicicletta, quando posso, e poi lavoro a studio o in cucina (per corsi di educazione alimentare pratica). Il pomeriggio lo trascorro con mio figlio o lavorando; poi la sera due chiacchiere con mio marito e a letto presto!
3 aggettivi che ti descrivono
Appassionata, curiosa, idealista.
3 piatti vegani facili da preparare che consigli agli amici di Greenpink…
Spaghetti cacio e pepe vegan: è la versione vegetale del primo piatto romanesco ma con più fibre, zero colesterolo, calcio e grassi buoni. 
Spaghetti integrali, pepe, olio extra vergine e cacio vegano ( per il “cacio”: frullare insieme 1 bicchiere di mandorle pelate conservate in frigorifero; ½ bicchiere di lievito alimentare in scaglie; 1 cucchiaino di sale grosso; ½ cucchiaino di erba cipollina secca). 
Cuocere una porzione di pasta, meglio se integrale, conservando poca acqua di cottura e rimescolarla con  1 cucchiaio colmo di “cacio vegan”. Terminare con una presa di pepe e un filo d’olio. Servire.
Vellutata lenticchie rosse alla salvia:
100 g lenticchie rosse secche, 1 carota, 4-5 foglie di salvia, 1 piccolo scalogno, olio extra vergine, vino bianco, sale q.b. o dado vegetale.
Sciacquare le lenticchie, mondare la carota, tagliarla a pezzettoni, versare in una casseruola con il doppio di volume di acqua rispetto alle lenticchie e cuocere insieme. In un pentolino stufare le foglie di salvia e lo scalogno con 1 cucchiaio di vino bianco, 2 cucchiai di acqua e sale o dado vegetale. Unire le due preparazioni e frullare fino ad ottenere una crema liscia. Aggiustare di sale, se non è stato usato il dado e un filo di olio. Servire così o con crostini di pane integrale. E’ un modo rapido per consumare legumi, soprattutto per abituarsi a digerirli (per chi ha qualche difficoltà). L’aggiunta di qualche goccia di limone aumenta l‘assorbimento del ferro.
Palline energetiche
Sono bon bon da tenere in frigorifero e consumare prima dello sport o come colazione e spuntino. Si preparano con noci sgusciate (1 tazza) e mezza tazza di uva passa più aromi a piacere. Si mette l’uva passa ammollo per circa mezz’ora; nel frattempo si tritano le noci in un mixer e si mettono in un ciotola; si frulla l’uva passa scolata e si unisce elle noci. Si mescolano i due ingredienti: a questo impasto è possibile aggiungere a piacere farina di cocco, cacao, scorza di arancia o limone, cannella, ruhm, tè verde matcha (quello in polvere). Sono dolci nutrienti e a basso indice glicemico oltre che buonissimi! 

Ciao Roberta e benvenuta su Greenpink!

Grazie 🙂

Professionalmente nasci come biologa nutrizionista, come nasce l’idea di diventare vegcoach? 

Nasce dall’aver colto l’esigenza avvertita direttamente e indirettamente di tante persone alle prese con l’alimentazione green (vegetariana e vegana) in un contesto alimentare onnivoro e obesogeno. Molte di queste persone sono disorientate su cosa, come e quanto mangiare; vogliono essere sicure di introdurre tutti i nutrienti senza consumare cibi di origine animale ma non sanno bene come fare o commettono degli errori.

E in cosa consiste?

Principalmente le persone si rivolgono a me per l’elaborazione di piani alimentari, ma anche di ricette sane da realizzare tutti i giorni; di quali prodotti sia meglio acquistare e in quale modo prepararli. Oggi i prodotti per vegetariani sono molti rispetto ad anni fa e nonostante la recessione economica il mercato del green food non fa che crescere. I prodotti non hanno però stessa qualità e gusto: tofu, seitan, latte di soia possono essere molto variabili da produttore e produttore. In tanti anni di alimentazione vegetale li ho provati praticamente tutti e sono in grado di consigliare chi si rivolge a me in base alle sue esigenze.  

Come si riesce ad equilibrare l’alimentazione vegana nello sviluppo e nella crescita dei bambini? 

Molto bene! L’importante è (e questo vale anche per gli adulti) declinare l’alimentazione vegan in positivo: cioè ricca di proteine vegetali, fibre, grassi buoni, antiossidanti, anzichè pensarla come ad un regime privativo: senza quello e senza quell’altro. I bambini vegetariani e vegani che seguono un’alimentazione ben pianificata crescono come i loro coetanei onnivori ma si ammalano meno. Questo è quanto dice la letteratura scientifica e quanto sperimento ogni giorno con mio figlio.  

Sei vegetariana da ben 16 anni e vegana da 15 circa, com’è maturata la tua scelta?

All’improvviso, un secondo dopo aver messo in bocca uno squisito involtino di carne e parmigiano: si è piazzato davanti a me il volto della vacca che chissà cosa aveva sofferto per permettermi di mangiare quel pasto. Da quel momento il piacere di non fare del male a mucche, polli, maiali, pesci & co è diventato più importante. Adesso oltre al piacere del palato mi godo anche quello della solidarietà. Poi gli studi universitari e post universitari hanno sostenuto la mia scelta da un punto di vista scientifico.

Tu sei anche mamma, tuo figlio segue la tua stessa dieta?

Vegetariano a scuola e vegan in casa. Un compromesso inevitabile perché le scuole di Roma, pur prevedendo nel Comune la possibilità di scelta di menu vegetariano da 15 anni, non sono pronte a quella vegana. 

Inoltre gestisci il blog Vegcoach: ce ne parli?

Il blog e Vegcoach inteso come sito web e marchio registrato sono nati insieme, su una mia idea. Scrivo periodicamente su argomenti legati alla nutrizione e alimentazione vegetariana e vegana, con l’intento di sostenere quanti praticano giorno per giorno questa scelta.

Ci racconti una tua giornata tipo?

Normalissima direi: dopo aver portato mio figlio all’asilo, faccio spesa e commissioni in bicicletta, quando posso, e poi lavoro a studio o in cucina (per corsi di educazione alimentare pratica). Il pomeriggio lo trascorro con mio figlio o lavorando; poi la sera due chiacchiere con mio marito e a letto presto!

3 aggettivi che ti descrivono

Appassionata, curiosa, idealista.

3 piatti vegani facili da preparare che consigli agli amici di Greenpink…

– Spaghetti cacio e pepe vegan: è la versione vegetale del primo piatto romanesco ma con più fibre, zero colesterolo, calcio e grassi buoni. 

Spaghetti integrali, pepe, olio extra vergine e cacio vegano ( per il “cacio”: frullare insieme 1 bicchiere di mandorle pelate conservate in frigorifero; ½ bicchiere di lievito alimentare in scaglie; 1 cucchiaino di sale grosso; ½ cucchiaino di erba cipollina secca). 

Cuocere una porzione di pasta, meglio se integrale, conservando poca acqua di cottura e rimescolarla con  1 cucchiaio colmo di “cacio vegan”. Terminare con una presa di pepe e un filo d’olio. Servire.

– Vellutata lenticchie rosse alla salvia:

100 g lenticchie rosse secche, 1 carota, 4-5 foglie di salvia, 1 piccolo scalogno, olio extra vergine, vino bianco, sale q.b. o dado vegetale.

Sciacquare le lenticchie, mondare la carota, tagliarla a pezzettoni, versare in una casseruola con il doppio di volume di acqua rispetto alle lenticchie e cuocere insieme. In un pentolino stufare le foglie di salvia e lo scalogno con 1 cucchiaio di vino bianco, 2 cucchiai di acqua e sale o dado vegetale. Unire le due preparazioni e frullare fino ad ottenere una crema liscia. Aggiustare di sale, se non è stato usato il dado e un filo di olio. Servire così o con crostini di pane integrale. E’ un modo rapido per consumare legumi, soprattutto per abituarsi a digerirli (per chi ha qualche difficoltà). L’aggiunta di qualche goccia di limone aumenta l‘assorbimento del ferro.

– Palline energetiche

Sono bon bon da tenere in frigorifero e consumare prima dello sport o come colazione e spuntino. Si preparano con noci sgusciate (1 tazza) e mezza tazza di uva passa più aromi a piacere. Si mette l’uva passa ammollo per circa mezz’ora; nel frattempo si tritano le noci in un mixer e si mettono in un ciotola; si frulla l’uva passa scolata e si unisce elle noci. Si mescolano i due ingredienti: a questo impasto è possibile aggiungere a piacere farina di cocco, cacao, scorza di arancia o limone, cannella, ruhm, tè verde matcha (quello in polvere). Sono dolci nutrienti e a basso indice glicemico oltre che buonissimi! 

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