Disastro Samarco, la Fukushima Brasiliana

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Disastro Samarco, la Fukushima Brasiliana che rischia di distruggere il Sudamerica. Ma per il Rio Doce c’è una speranza.

Il 5 novembre scorso due dighe della compagnia di estrazione mineraria Samarco sono letteralmente crollate provocando uno dei disastri ambientali più grandi di tutti i tempi.

Stiamo parlando infatti di milioni e milioni di tonnellate di fanghi tossici che si sono riversati nel Rio Doce, fiume brasiliano che collegato il Minas Gerais con l’Oceano Atlantico.

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Per capire il livello dell’emergenza in corso i media hanno iniziato a parlare del disastro Samarco come della Fukushima Brasiliana oltre agli 11 morti infatti si è verificata una moria senza precedenti di pesci e animali nella zona, ma sono stati contaminati in maniera gravissima anche tutte le colture, agli allevamenti, le foreste, i campi e i corsi d’acqua della zona.

Un’intero ecosistema che rischia di essere distrutto per sempre, con più di 250.000 persone che attualmente sono rimaste prive acqua potabile.

Il Rio Doce, considerato come un luogo sacro dagli indios brasiliani, era infatti il centro di un vero e proprio ecosistema che a questo punto rischia di collassare.

Attualmente i danni sono stati stimati in circa 250 milioni di euro (e cioè 1 miliardo di reales, la valuta brasiliana), ma il danno ambientale è inestimabile anche perché la marea di detriti presto raggiungerà l’Oceano Atlantico, contaminando in maniera gravissima tutto l’alveo del fiume.

Molto probabilmente per alcuni decenni tutta la zona resterà off limits per l’agricoltura, per non parlare della moria di specie animali destinata ad aumentare in maniera esponenziale, per questo si è parlato del più grave disastro ambientale della storia del Sudamerica.

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Una flebile speranza.

Il fotografo Sebastião Salgado (originario della zona di Minas Gerais) ha però proposto una soluzione che, però, è subordinata al reperimento di molti fondi.

Con l’istituto “Terra” infatti Salgado è attivo proprio sul fronte del recupero e della salvaguardia ambientale, e grazie alle competenze acquisite negli anni Salgado al momento sta dialogando con il Ministero dell’Ambiente e con il Governo brasiliano per cercare di rimediare al disastro.

Purtroppo i segni del disastro della Samarco sono destinati a durare molto a lungo, e ancora una volta restiamo basiti di fronte alla stupidità e alla superficialità dell’uomo.

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