Donne Greenpink: intervista a Paola Maugeri

Donne Greenpink: intervista a Paola Maugeri

Donne Greenpink: intervista a Paola Maugeri, autrice di Las Vegans, donna e mamma vegan.

Paola Maugeri, sicialiana DOC, è giornalista musicale, conduttrice radio e tv, blogger (non perdetevi il suo Rock Me Vegan), musicista e… mamma! A maggio ha pubblicato con Mondadori il libro Las Vegans in cui racconta il suo essere vegan attraverso una serie di ricette.

Noi di Greenpink non potevamo certo lasciarci scappare l’occasioni di intervistare una donna veramente Greenpink, come avrete modo di scoprire anche voi leggendo l’intervista.

Intervista a Paola Maugeri

Ciao Paola, è davvero un piacere averti qui in Greenpink! Da poco hai pubblicato il tuo nuovo libro “Las Vegans” edito da Mondadori, ce ne parli?

Las Vegans nasce dalla voglia di condividere il mio amore per il cibo buono e consapevole, e quindi vegan. Non sono una chef, sono una madre e ho una bellissima famiglia di cui prendermi cura. In questo libro ho racchiuso le mie ricette preferite grazie alle quali nutro con gioia e passione le persone che amo. È un libro anche di ricette, ma non solo: racconto degli aneddoti della mia vita e condivido ciò che ho imparato sul cibo e sulla sua importanza. Desidero che le persone che sfogliano Las Vegans possano dirsi un po’ più “consapevoli” dopo averlo letto.

Ci racconti come e quando è maturata la tua scelta di diventare vegana?

A 13 anni, quando aprii il frigo di casa e vidi un coniglio morto adagiato su un ripiano ebbi una crisi di pianto e mentre mia madre cercava di consolarmi io decisi che non avrei mai più mangiato animali. Non capivo quale differenza ci fosse tra il mio amato cane ed il maiale che poi finiva sulla nostra tavola. Quando poi divenni adulta, capii che anche dietro i formaggi e le uova vi sono allevamenti intensivi, sfruttamento e violenza. Decisi quindi di passare ad un regime vegano.

Tuo figlio Timo ha 7 anni, anche lui segue al tua stessa dieta?

Sì. Nel libro vi sono alcune ricette che ho imparato a fare seguendo i suoi gusti. Il suo preferito è l’ hamburger “McTimo”, ovviamente vegan al 100% ma non per questo meno saporito del suo concorrente a base di carne bovina. Grazie a mio figlio metto ancora più passione in ciò che cucino e sono molto grata al buon cibo che lo sta facendo crescere così sano e forte! Non è assolutamente verso che i piatti vegani sono tristi e insapori, e Timo ne è la prova vivente! Ama le mie ricette perché sono divertenti e saporite.

Tre anni fa hai vissuto per un anno intero “ad impatto zero”, ci racconti di questa esperienza che ha coinvolto tutta la tua famiglia?

Vivere per un anno a impatto zero ( o il più vicino possibile allo zero) è’ stata tra le esperienze più importanti della mia vita, sia per me che per la mia famiglia. Abbiamo imparato a non dare nulla per scontato, a capire quanto siamo fortunati ad avere un interruttore che in un attimo porta la luce in tutta la casa, ma quanto un inutilmente elevato consumo energetico possa gravare sul nostro amato pianeta. Il mio momento preferito era la sera, quando tutti dormivano e io mi infilavo sotto le coperte a leggere qualche pagina di un romanzo a lume di candela. Quei momenti mi hanno conciliato con me stessa, con la parte più illuminata (!) di me! Ora l’esperimento è finito, ma la consapevolezza acquisita ci ha portato a modificare molte abitudini nocive al nostro ambiente.

Cosa significa per te il rispetto della vita?

Ho imparato che per rispettare la vita bisogna partire da un attitudine non così semplice ma rivoluzionaria: rispettare noi stessi. Imparare, giorno dopo giorno, a prenderci cura di noi. Il cibo che scegliamo di mangiare è di fondamentale importanza in questo percorso. Una volta che impariamo a rispettare ed amare noi stessi, ci verrà spontaneo farlo anche con chi ci circonda, e quindi, con la vita stessa. L’ambiente, come insegna il Buddismo, è il nostro specchio: se io rispetto me stessa riceverò rispetto anche dagli altri.

Ci racconti una tua giornata tipo?

Le mie giornate sono assai variegate. Dipende dagli impegni di lavoro che ho nella giornata. Tranne la mattina, che è scandita da una meravigliosa routine: mi sveglio alle sei e mezza, do una rassettata alla casa se non l’ho fatto la sera prima, preparo il primo pasto della giornata, sveglio mio figlio e facciamo colazione assieme. Ci laviamo, ci vestiamo e lo accompagno a scuola. Poi inizia la mia giornata lavorativa. Il momento che amo di più è la sera, quando tutta la famiglia rientra a casa e concludiamo la giornata assieme cenando con i nostri piatti preferiti.

Tre aggettivi per descriverti

Amorevole, premurosa e passionale (come una vera siciliana!)

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