Quasi una impresa su quattro, il 23,6%, punta sulla green economy per superare la crisi. E il 38,2% delle assunzioni sono in settori verdi dell’economia. Questi, in sintesi, alcuni dei dati del rapporto “Green Italy 2012” di Unioncamere e fondazione Symbola realizzato con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico presentato il 5 novembre a Roma.
Lo studio scatta una fotografia dello stato dell’arte delle eco-imprese italiane, una “peculiarità della nostra industria legata alla riconversione in chiave ecosostenibile dei comparti tradizionali, dalla chimica alla farmaceutica all’hi-tech, passando per l’agroalimentare e l’industria tessile ed edilizia, fino ai servizi, senza dimenticare rinnovabili e rifiuti. Per Symbola e Unioncamere si tratta di una rivoluzione verde che attraversa il paese da nord a sud, tanto che nelle prime dieci posizioni per diffusione delle aziende che investono in eco-tecnologie ci sono quattro regioni settentrionali e sei del centro sud: nel dettaglio, in testa c’è la Lombardia con 69mila imprese verdi, al secondo posto il Veneto con quasi 34mila e al terzo il Lazio con 33mila.
Alta la propensione allo sviluppo: il 37,9% di queste imprese ha introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro il 18,3% delle sorelle meno verdi. E lo stesso vale per l’export: il 37,4% vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2% di chi non investe nell’ambiente.
In generale, “la green economy sembra possedere una marcia in più”, afferma Ermete Realacci, presidente di Symbola. Al punto che “il 38,2% delle assunzioni complessive programmate, stagionali inclusi, da tutte le imprese italiane dell’industria e dei servizi per l’anno in corso si deve alle aziende che investono in tecnologie green”, aggiunge l’ex presidente di Legambiente.
I settori più verdi sono la manifattura (oltre il 27%) e il terziario (al 21,7%). Spiccano la filiera della gomma e della plastica, la carta, la meccanica e l’elettronica, ma il picco lo tocca il comparto chimico-farmaceutico con il 41%.
