Usa e Canada dicono addio per sempre alle trivellazioni negli oceani

Usa e Canada dicono addio per sempre alle trivellazioni negli oceani

Usa e Canada dicono addio per sempre alle trivellazioni negli oceani. Decisione storica per i 2 governi dopo i troppi disastri ambientali degli ultimi anni.

Usa e Canada hanno deciso di interrompere per sempre le trivellazioni nell’Oceano Artico e nell’Oceano Atlantico. Quella di Obama, ancora per pochi giorni presidente degli Stati Uniti, è destinata a diventare una decisione storica dalle enormi portate per l’ambiente.

Con questa mossa infatti gli Stati Uniti introducono un divieto totale e assoluto per tutte le trivellazioni oceaniche offshore. Inizialmente si era parlato di imporre un divieto di cinque anni alle trivellazioni oceaniche che cercano idrocarburi e che, com’è risaputo, hanno un enorme impatto ambientale. Poi, sfruttando l’Outer Continental Shelf Lands Act, legge del 1953 che concede al Presidente il potere di proteggere le acque federali dalle ricerche di gas e petrolio, Obama è riuscito ad imporre il veto permanente.

Anche Justin Trudeau, il Primo Ministro canadese, ha preso la stessa decisione per garantire all’ambiente e al mondo un futuro migliore, un futuro in cui non si debba più assistere ai disastri ambientali che abbiamo visto in questi ultimi anni.

Le aree interessate

Il divieto varato dal Presidente Obama interessa tutta la costa Atlantica degli Stati Uniti, ovvero una superficie complessiva di 1,5 milioni di ettari. Per quanto riguarda l’Oceano Artico invece parliamo di una superficie vasta più di 45 milioni di ettari.

Obama ha spiegato con questa parole la sua scelta: “Questi provvedimenti proteggeranno un ecosistema sensibile e unico, che non esiste in alcuni altro luogo del mondo”. 

Tanti i commenti positivi da parte delle principali associazioni ambientaliste internazionali, anche se c’è chi teme che Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti, intervenga per bloccare la decisione presa da Obama. Negli anni ’90 infatti Bill Clinton aveva già preso una decisione simile ma George W. Bush, il suo successore, aveva intrapreso una battaglia legale contro quella decisione.  Non resta dunque che aspettare per vedere quali saranno le mosse di Trump e del suo staff su questo fronte.

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