Bayer e Monsanto, quale futuro vogliamo scegliere per il pianeta?

Bayer e Monsanto, quale futuro vogliamo scegliere per il pianeta?

Il “mostro” che potrebbe nascere dall’unione Bayer e Monsanto fa paura. Ed è una paura legittima perchè riguarda tutti noi, il nostro vivere, il nostro nutrirci.

Bayer e Monsanto, Chimica e OGM. 66 miliardi o giù di lì. L’ennesima prova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che il settore privato si muove a velocità tripla della politica e della società. Gli interessi economici non conoscono confini di Stato, volano alti sopra le leggi di questi sedicenti leader mondiali (mai inadeguati e piccoli come quelli di oggi) e determinano il futuro delle persone molto più profondamente dei parlamenti e delle “intese” internazionali.

Per chiunque abbia amato La Scienza Nuova di Giambattista Vico (o il Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov) nessuna sorpresa. Siamo di fronte alla spirale della Storia nella quale alle inadeguatezze della società civile e della politica rispondono gli interessi di mercato e pochi, velocissimi privati. Non si tratta di demonizzare le società multinazionali. Si tratta di comprendere che colossi di questo tipo sono de facto inarrestabili, e non sono veramente soggetti ad alcuna legge, se non in modo marginale e su territori parziali rispetto ai loro interessi.

Banalmente, se sei globale e “qui” non ti fanno fare qualcosa, lo fai “là”… e poi il modo di portarlo anche “qui” con il tempo, e magari qualche incentivo strategicamente piazzato, lo trovi. Oltre al fatto non trascurabile che hanno risorse che superano quelle di molti Stati, e rendono conto solo ad un consiglio di amministrazione, che giustamente e a volte spietatamente opera per il profitto. Spesso in modo cieco, ma tant’è.

Una affare di queste dimensioni non dovrebbe servire a rendere le multinazionali il “nemico”. Dovrebbe invece farci riflettere sul fatto che se il mercato è globale è assurdo, per non dire semplicemente stupido, che non lo siano le leggi degli Stati. Che invece sono frammentate e contraddittorie. Se vuoi poter controllare, per la difesa del pubblico e del pianeta, colossi economici di questo tipo devi avere la loro stessa stazza. Ovvero essere “multinazionale” almeno nella scrittura di poche, chiare leggi. E dotarti degli strumenti per farle rispettare.

Se l’Europa non è unita, non è per difendere gli interessi delle persone, del pubblico e dell’umanità. Succede perché chi dovrebbe unirla lavora invece alla tutela del suo sacro deretano. E del suo maledetto conto in banca (rigorosamente off shore). Lo stesso capita, in modo ancora più incivile, nel resto del mondo. Petrolio, gas, armi, miniere.

Pochi bastardi fermano e rallentano per il loro meschino interesse particolare un processo millenario che personalmente considero inesorabile: la presa di coscienza da parte della specie umana della sua identità. Del fatto innegabile che siamo tutti sorelle e fratelli. Che il problema di uno, è il problema di tutti. La globalizzazione delle comunicazioni lo ha reso evidente oltre ogni ragionevole dubbio. Se poi pensiamo al nostro pianeta e alla nostra specie nell’immensità pur relativa della porzione di Universo che siamo in grado di osservare, allora diventa ancora più evidente che un confine politico sul nostro piccolo periferico pianeta è semplicemente stupido.

Il mondo ha bisogno di cultura e di humanitas, e di leader veri, capaci di ragionare seriamente, pragmaticamente e in modo laico su obiettivi di medio lungo termine e soluzioni reali, percorribili e sostenibili.

Il “mostro” che potrebbe nascere dall’unione Bayer e Monsanto fa paura. Ed è una paura legittima perchè riguarda tutti noi, il nostro vivere, il nostro nutrirci. LaTerra. E perché “sentiamo” che nessuno può fermare una leviatano simile qualora prendesse decisioni scellerate. Che nessuno dei nostri inadeguati leader politici avrà mai abbastanza potere, per non dire competenza, per tenere nei limiti di un generico buon senso un colosso simile.

La reazione corretta a mio modesto parere è quella di lavorare perché il “colosso” più grande di tutti diventi la consapevolezza umana. Amore e Cultura sono la risposta.

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