Rifiuti che diventano bijou. Il Museo del riciclo, portale web avviato tre anni fa da Ecolight – il consorzio che si occupa della gestione dei raee, delle pile e degli accumulatori giunti a fine vita – dedica una sezione al tema degli eco-gioielli.
Si tratta di monili decorativi nati dalla creatività di artisti che hanno voluto lavorare materiali destinati alla discarica per farne degli oggetti preziosi. Anelli, collane, orecchini e bracciali ma anche gemelli e spille hanno trovato una nuova forma e una nuova identità, dando nuova vita ai rifiuti. Per il lancio della sezione è stata scelta la collezione byLudo realizzata con parti di tastiere e mouse da una giovanissima artista: Ludovica Cirillo.
Oltre ai raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), utilizzati per esempio anche da Cristian Visentin che ha trasformato vecchie schede elettroniche in anelli e collane, il Museo del riciclo testimonia l’uso di carta, plastica derivata dalle bottiglie, bottoni e metalli per la creazione di gioielli. I rifiuti elettronici, per quanto poco conosciuti, rappresentano un’importante miniera di materie che possono essere riutilizzate: “Parliamo di plastica, ferro, metalli e vetro che compongono prevalentemente i rifiuti elettronici. Se conferiti correttamente, dai raee è possibile ottenere materie prime seconde capaci di far risparmiare energia”, sottolinea il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio.
Per saperne di più vai su il museo del riciclo