Gli indiani Blackfeet, i piedi neri, riconquistano le loro terre

Le tribù indiana dei Blackfeet riconquistano le loro terre sacre. Obama annulla 15 licenze estrattive nella Badger-Two Medicine Area.

I Blackfeet ce l’hanno fatta: mentre i Sioux di Standing Rock continuano a protestare contro l’oleodotto che dovrebbe attraversare le loro terre sacre, i Piedi Neri festeggiano la loro sudata vittoria contro l’industria dei combustibili fossili.

La tribù dei Blackfeet, autentitici attaccabrighe che amano e lottano per la loro terra

Fatta eccezione per i Sarsee e gli Atsina pare sia difficile riuscire a trovare un popolo più aggressivo e predatore della tribù dei Piedi Neri. Eppure è proprio grazie alla loro tenacia che hanno vinto la battaglia contro petrolio e gas. Lo scorso 11 novembre, subito dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America e al termine di due anni di intensi negoziati, il segretario uscente Usa agli interni, Sally Jewell, il senatore Jon Tester, il presidente della Nazione Blackfeet Harry Barnes e il presidente della Devon Energy David Hager Jewell, hanno annunciato insieme che il Bureau of Land Management (Blm) ha annullato 15 licenze per estrarre petrolio e gas nella Badger-Two Medicine Area, nella  Lewis and Clark National Forest e nel nord-ovest del Montana, sottolineando che cessano così le preoccupazioni riguardanti il potenziale sviluppo di gas e petroli in questa zona culturalmente ed ecologicamente importante per le tribù locali.

Barnes, entusiasmo e gratitudine verso la Devon Energy

«Il nostro tentativo di proteggere la Badger-Two Medicine è durato più di tre decenni, e continuerà fino a quando tutte le licenze illegali di petrolio e gas non verranno annullate e l’area non sarà  protetta in modo permanente. Questa zona è sacra per il popolo Blackfeet e apprezziamo che gli altri stiano iniziando a riconoscerla come un patrimonio. Ci sono molti che hanno contribuito ad arrivare a questo punto, ma voglio riconoscere soprattutto Devon Energy per la sua leadership e la volontà di collaborare con l’Indian Country».

Un’area di grande valore spirituale

L’area ha un grande valore spirituale per i Piedi Neri che vivrebbero nella zona ininterrottamente da oltre 10.000 anni e che la utilizzano per le loro cerimonie e per raccogliere erbe curative. Running Wolf è convinto che alla fine le compagnie petrolifere rinunceranno anche alle ultime due licenze e che il prossimo passo sarà la gestione dell’area in collaborazione con le agenzie federali per favorire il ritorno delle mandrie di bufali, ma anche dei Piedi Neri nelle riserve naturali che facevano parte del loro territorio ancestrale e nelle quali attualmente non può vivere stabilmente nessuno.

 

 

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